Resoconto dell'ultima edizione (2012)


Si e’ conclusa a Pisa la terza edizione del Festival Nazionale delle Culture, progetto ideato e diretto dalla Prof.ssa Serena Gianfaldoni, si basa sulla preziosa collaborazione, volontaria e disinteressata, di esperti nazionali di intercultura e dialogo interreligioso, 

Rilevante il consenso di pubblico e il sostegno da parte delle istituzioni pubbliche, private e religiose. Graditissima la medaglia di rappresentanza ricevuta dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e i numerosi incoraggiamenti ricevuti. Il Festival e’ stato definito “Iniziativa di rilievo nell’ambito delle attivita’ di prevenzione e contrasto delle discriminazioni razziali” dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nella persona del Presidente Giovanni Puglisi ha parlato invece di “alto valore dell’iniziativa, volta alla promozione del dialogo interculturale e interreligioso. Incoraggiamenti anche dal Vaticano e dal Cardinale Antonio Maria Vegliò Presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e Itineranti che oltre a impartire una benedizione ha scritto“Ammiro la Vostra iniziativa che porta con sé una grande potenzialità, poiché attraverso i diversi eventi organizzati in campo artistico, sportivo, familiare e di dialogo, unite in fraternità persone di diverse religioni e culture. In questo modo promuovete una buona convivenza e il mutuo rispetto. Mons. Giancarlo Perego Direttore Generale Migrantes ha definito il Festival “importante evento che aiuta a maturare nel nostro paese un dialogo culturale, premessa indispensabile per costruire una società interculturale”. Carlo Romeo del Segretariato Sociale della RAI ha definito il Festival “una piattaforma per il dialogo e un luogo multimediale di gestazione per il dibattito pubblico e l’individuazione di strategie di intervento sociale”

Oltre una trentina gli eventi culturali e scientifici promossi nell’ambito del Festival fra i quali: il convegno “Per un’arte dell’ascolto”; un corso di Formazione "Costruire la convivenza" organizzato in collaborazione con la Scuola S. Anna, la Società Italiana di Sociologia e il Laboratorio di Ricerca Sociale dell’Universita’ degli Studi di Pisa; un progetto di dibattiti radiofonici “Sulla stessa frequenza” organizzato col sostegno di Radio Incontro sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione; un ciclo di concerti e spettacoli e proiezioni fotografiche; seminari e tavole rotonde fra cui "Il thé nelle culture" e "Universita’ a confronto”; un progetto formativo in collaborazione con l’UNICEF per promuovere la sensibilizzazione verso situazioni di marginalità; un concorso letterario nazionale “Io e l’altro allo specchio”, alla sua terza edizione.

Il Festival ha coinvolto oltre 200 esperti nazionali nell’organizzazione che hanno prestato gratuitamente tempo e competenza. Fra i principali promotori l’Associazione Culturae, nata espressamente per promuovere il Festival, il Centro di Ateneo per la Formazione e Ricerca Educativa dell’Università degli Studi di Pisa, il Laboratorio di Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Pisa, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose "Stenone", la Societa' Italiana di Sociologia. Ad essi si sono affiancate con entusiasmo molte realta’ nazionali e locali fra i quali: Scuola S. Anna; Comunita' Religiosa Islamica italiana; Unione Induista Italiana; Unione Buddhista Italiana; Interreligious Studies Academy di Milano; CISP Universita’ degli Studi di Pisa; Svamivami Gitananda Ashram; Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia; Centro Studi Bhaktivedanta; Unita’ Migranti in Italia; CEM Mondialita', Provincia e Comune di Pisa
Numerosi anche i patrocini ottenuti. Fra di essi quelli di Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali; Ministero del Lavoro, Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunita’; UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; RAI Segretariato per il Sociale; Pontificio Consilium Migranti e Itineranti (Vaticano); UCEI (Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane); Fondazione Migrantes della CEI; Regione Toscana; Universita’ degli Studi di Pisa; Ordine dei Giornalisti della Toscana; CEM Centro di Educazione alla Mondialita'; Master Internazionale Didattica della Shoah, Universita’ Roma Tre, Comitato provinciale UNICEF di Pisa

Fra i vari eventi culturali del Festival ha riscosso molti consensi la Mostra “La vita dell’uomo nelle religioni” per la quale hanno collaborato attivamente le principali comunita’ religiose nazionali. Per il buddhismo ha redatto i testi Raffaello Longo, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana; per l’Ebraismo hanno coordinato la Prof.ssa Claudia Hassan e il Prof. David Meghnagi della comunita’ ebraica romana; per l’Induismo referente e’ stata Hansananda Giri vicepresidente dell’Unione Induista Italiana; per l’Islam e’ stata istituita appositamente una commissione della COREIS e della Interreligious Studies Academy di Milano diretta dalla Dott.ssa Aisha Valeria Lazzerini. Coordinatore per il Cristianesimo il Prof. Massimo Salani dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Stenone.

Fra gli ospiti del Festival da sottolineare la presenza di Dorit Kedar, membro del Center of Inter-religious Peace di Tel Aviv e della School of Art "Hamidrasha", Beit Berl College, Israele che ha presentato per l’occasione “The Book of Interreligious Peace”.

Uno degli appuntamenti centrali del Festival Nazionale delle Culture e’ stata la prima edizione del Premio Culturae, alla sua prima edizione, onorificenza destinata a un personaggio che si e’ distinto nei delicati processi di dialogo fra culture e religioni. Il Premio e’ stato consegnato a Roma a Rav. Elio Toaff dalla Direttrice del Festival Serena Gianfaldoni “in riconoscimento e in considerazione- come compare nella motivazione- delle sue caratteristiche di uomo di pace, impegnato con intelligenza, consapevolezza e schietta sensibilità nello sviluppo del dialogo, in particolare ebraico-cristiano, e nella comprensione tra le culture. Caratteristiche che rifulgono in un uomo di equilibrio, di valori familiari e morali, onorato nel mondo ebraico, dall’Italia, da quanti lo hanno conosciuto o hanno letto i suoi scritti”.